
DDL BILANCIO 2026 e Tre misure antievasione: compensazioni, IVA e scambio dati
La bozza della Legge di Bilancio 2026 introduce tre misure antievasione: limitazioni all’uso dei crediti d’imposta in compensazione, controlli automatizzati sulle dichiarazioni IVA omesse e rafforzamento dello scambio dati tra Agenzia delle Entrate e agente della riscossione. Le disposizioni non sono ancora definitive e restano soggette all’approvazione parlamentare.
La strategia delineata nella bozza della manovra 2026 si articola su tre direttrici, con l’obiettivo di rafforzare il contrasto all’evasione fiscale attraverso l’uso estensivo dei dati digitali e delle procedure automatizzate. Le misure, se confermate in sede parlamentare, avranno impatti operativi rilevanti per imprese e professionisti.
1 .Compensazioni:
A partire dal 1° luglio 2026, sarà vietato l’utilizzo dei crediti d’imposta derivanti da agevolazioni (es. superbonus, Transizione 4.0, ricerca e sviluppo) per compensare contributi previdenziali e assistenziali, premi INAIL e quote associative. Il divieto si applicherà anche ai soggetti cessionari dei crediti. Inoltre, dal 2025, la soglia oltre la quale il Fisco potrà bloccare le compensazioni in presenza di ruoli scaduti e non pagati sarà ridotta da 100.000 a 50.000 euro.
2. Controlli IVA automatizzati:
L’Agenzia delle Entrate potrà effettuare liquidazioni automatizzate dell’IVA dovuta nei casi di mancata presentazione della dichiarazione annuale, utilizzando i dati delle fatture elettroniche, delle Lipe e degli scontrini telematici. Il contribuente avrà 60 giorni per fornire chiarimenti; in assenza di riscontri, le somme saranno iscritte a ruolo con applicazione di una sanzione del 120% (minimo 250 euro). L’operatività è prevista già a partire dalle dichiarazioni IVA 2025 da presentare entro il 30 aprile 2026.
3. Scambio dati per la riscossione:
L’Agenzia delle Entrate potrà trasmettere all’agente della riscossione i dati relativi ai corrispettivi delle fatture elettroniche emesse dai debitori iscritti a ruolo (e dai loro coobbligati) nei sei mesi precedenti. L’obiettivo è agevolare i pignoramenti presso terzi, consentendo una più efficace individuazione delle somme incassate o in via di incasso.
Tutte le misure descritte sono contenute nella bozza della Legge di Bilancio 2026 e non sono ancora definitive, essendo soggette a modifiche nel corso dell’iter parlamentare. Si consiglia di monitorare l’evoluzione normativa per valutare per tempo eventuali impatti operativi e opportunità di adeguamento.
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Tutte le misure descritte sono contenute nella bozza della Legge di Bilancio 2026 e non sono ancora definitive, essendo soggette a modifiche nel corso dell’iter parlamentare. Si consiglia di monitorare l’evoluzione normativa per valutare per tempo eventuali impatti operativi e opportunità di adeguamento.