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Operazioni non imponibili ai fini IVA irrilevanti per il rilascio del DURF

12 mag 2025

Con la risposta a interpello n. 123 del 2025, l’Agenzia delle Entrate ha offerto un chiarimento di rilevante impatto operativo e sistemico per le imprese che pongono in essere operazioni non imponibili ex art. 9 del D.P.R. 633/1972.

In particolare, l'Agenzia ha escluso che l'IVA “teorica” riferita a tali operazioni debba confluire nel computo dei versamenti registrati ai fini del conto fiscale. Una posizione che assume particolare rilievo in relazione al rilascio del DURF (Documento Unico di Regolarità Fiscale), documento sempre più richiesto in ambito edilizio, appalti pubblici e benefici fiscali.

La società istante, operante nel settore della logistica e dei trasporti internazionali, ha posto all’Agenzia delle Entrate un quesito in merito alla corretta valorizzazione dei versamenti effettuati in relazione a operazioni non imponibili. In particolare, trattandosi di operazioni rientranti nell’art. 9 del D.P.R. 633/1972 (trasporti internazionali, cessioni all’esportazione, ecc.), la società registrava operazioni con IVA teorica ma non versata, in quanto appunto non dovuta.

Nel chiedere conferma circa la possibilità di includere tali importi nel computo dei versamenti registrati, l’istante mirava a verificare la sussistenza dei requisiti per il rilascio del DURF, vincolato – tra l’altro – a un certo livello minimo di versamenti in proporzione ai ricavi dichiarati.

Come anticipato, nella Risposta n. 123/2025, l'Agenzia delle Entrate ha precisato che l'IVA teorica relativa alle operazioni non imponibili ex art. 9 non deve essere inclusa nel computo dei versamenti registrati. In particolare, l'Agenzia ha sottolineato che tali importi non costituiscono versamenti effettivi e, pertanto, non devono essere considerati ai fini del calcolo dei versamenti registrati.

Implicazioni per il DURF

Il Documento Unico di Regolarità Fiscale (DURF) è una certificazione rilasciata dall'Agenzia delle Entrate che attesta la regolarità fiscale di un'impresa. Per ottenere il DURF, è necessario, tra l'altro, aver effettuato, nel corso dei periodi d'imposta cui si riferiscono le dichiarazioni dei redditi presentate negli ultimi tre anni, complessivi versamenti registrati nel conto fiscale per un importo non inferiore al 10% dei ricavi o compensi dichiarati nello stesso periodo

Con l'esclusione dell'IVA teorica dal computo dei versamenti registrati, le imprese che effettuano prevalentemente operazioni non imponibili potrebbero trovarsi in difficoltà nel raggiungere la soglia del 10% richiesta per il rilascio del DURF. Questo potrebbe comportare l'emissione di un DURF negativo, con conseguenti limitazioni nell'accesso a determinati benefici fiscali e nella partecipazione a gare d'appalto.

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