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Prima disapplicazione dei limiti IVA per le società di comodo

12 set 2024

La Corte di Giustizia Tributaria del Lazio ha recentemente disapplicato le penalizzazioni IVA per le società di comodo, seguendo l’interpretazione della Corte di Giustizia dell’UE. Questa sentenza rappresenta un importante precedente per la normativa fiscale italiana.

La sentenza n. 2403/17/24 della Corte di Giustizia Tributaria del Lazio ha segnato una svolta nella disciplina delle società di comodo, disapplicando le penalizzazioni IVA in conformità con la causa C-341/22 della Corte di Giustizia dell’UE. 

Secondo l’art. 30 comma 1 della L. 724/94, le società considerate non operative non possono ottenere il rimborso del credito IVA, né compensarlo o cederlo a terzi. Tuttavia, la Corte di Giustizia dell’UE ha stabilito che gli artt. 9 e 167 della direttiva 2006/112/CE non consentono di negare la qualifica di soggetto passivo e il diritto alla detrazione dell’IVA basandosi su soglie di reddito minime stabilite da una normativa nazionale.

Questa pronuncia comporta l’immediata non applicazione della norma italiana incompatibile con la direttiva, con effetti retroattivi (ex tunc), salvo per i rapporti giuridici esauriti. È auspicabile che l’Agenzia delle Entrate chiarisca presto le modalità operative per far valere il credito "reviviscente".

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