Novità modelli dichiarativi: l’eliminazione del “doppio binario” per le poste in valuta

Con l’approvazione dei nuovi modelli dichiarativi 2025 (periodo d’imposta 2024), l’Agenzia delle Entrate ha recepito le novità introdotte con l’art. 9, c. 1, lett. d) del D.lgs. n. 192/2024 in tema di differenza su cambi derivanti da una valutazione a fine esercizio.

In particolare, con il citato decreto è stato abrogato il comma 3 dell’articolo 110 del TUIR che, fino al periodo d’imposta 2023, limitava la rilevanza fiscale delle differenze su cambi (relative a crediti, debiti, titoli obbligazionari e titoli a essi assimilati) solamente a quelle realizzate e non anche a quelle derivanti da una valutazione a fine esercizio.

Di conseguenza, a partire dal periodo d’imposta 2024, la fiscalità delle poste in valuta segue integralmente la valutazione civilistica: le poste in valuta sono ora tassate o dedotte in base a quanto rilevato nel bilancio d’esercizio, sia che si tratti di poste realizzate, sia che si tratti di valori derivanti da un processo valutativo effettuato in applicazione dei Principi Contabili di riferimento.

Il successivo art. 13 del D.lgs.. 192/2024 stabilisce inoltre che gli adeguamenti delle poste in valuta effettuati nel bilancio al 31 dicembre 2023 concorrono alla formazione dell’imponibile del periodo d’imposta successivo. Ciò comporta l’immediata rilevanza ai fini fiscali delle differenze su cambi contabilizzate alla fine dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2023 senza che venga previsto un allungamento del doppio binario civilistico-fiscale fino all’estinzione della posta in valuta.

Pertanto, nella determinazione del risultato fiscale dell’esercizio 2024, non solo l’adeguamento al cambio al 31 dicembre 2024 sarà immediatamente rilevante ai fini fiscali, ma sempre nel 2024 dovranno essere considerate fiscalmente rilevanti anche tutte le variazioni in aumento e in diminuzione effettuate sugli utili e le perdite non realizzati al 31 dicembre 2023.

Per questo motivo, i righi RF28 ed RF45 dei Modelli Redditi 2025 prevedono la sterilizzazione degli utili e delle perdite su cambi, derivanti da valutazioni, iscritti nel bilancio relativo all’esercizio in corso al 31.12.2023, secondo il cambio alla data di chiusura del già menzionato esercizio.