Tax - Possibilità di emettere nota di credito per l’e-fattura duplicata per errore
Se per una stessa operazione vengono trasmessi due file XML al SdI, l’errore può essere sanato attraverso la registrazione dei documenti duplicati e l’emissione di una nota di variazione in diminuzione a storno.
Il Sistema di Interscambio effettua una serie di controlli propedeutici all’inoltro al destinatario della fattura elettronica, effettuando, tra l’altro, verifiche in ordine alla unicità del documento. Nondimeno, qualora il soggetto passivo si avvalga di intermediari abilitati per la trasmissione del file XML, il SdI non è in grado di intercettare l’eventuale errore di duplicazione, “in ragione della diversa nomenclatura delle fatture e dei relativi duplicati”.
Nel presupposto che i documenti si riferiscano alle medesime operazioni, l’Agenzia delle Entrate (risposta interpello n. 447/2023) conferma che l’errore può essere sanato attraverso l’annotazione di tutti i duplicati emessi dall’intermediario alla controparte, procedendo contestualmente allo storno degli stessi grazie all’emissione di una nota di variazione ex art. 26 co. 2 del DPR 633/72.
Come già sostenuto in passato (risposta a interpello 395/2019), l’Amministrazione finanziaria afferma, infatti, che la fattispecie in esame può essere ricondotta alle figure “simili” alle cause di “nullità, annullamento, revoca, risoluzione, rescissione” che consentono la variazione in diminuzione senza limiti di tempo. Il soggetto passivo, subordinatamente alla registrazione dei duplicati, ha facoltà di emettere e annotare le note di credito per procedere al relativo storno. Tali note possono essere “cumulative per ogni codice identificativo IVA di ciascun acquirente”, con indicazione degli estremi delle fatture duplicate e, nel campo “causale”, della dicitura “storno totale delle fatture per errato invio tramite SdI”.