martedì 18 luglio 2023

Audit - Introduzione dei primi standard di rendicontazione sulla sostenibilità

A cura dei nostri professionisti Audit

La corsa verso standard autorevoli e condivisi per la rendicontazione della sostenibilità vede l'importante partecipazione della IFRS Foundation, che ha anticipato la pubblicazione dei primi due standard di rendicontazione sulla sostenibilità, chiamati IFRS Sustainability reporting standards (IFRS SRS).

Questi standard sono stati approvati dall'International sustainability standards board (ISSB) e si prevede che saranno adottati dalla Commissione europea come parte dei nuovi European sustainability reporting standards (ESRS). Il primo standard, IFRS S1, riguarda le prescrizioni generali per l'informativa economica e finanziaria sulla sostenibilità. L'obiettivo di questo standard è fornire informazioni ai principali utenti (come investitori, finanziatori e creditori) sui rischi e sulle opportunità legate alla sostenibilità che possono influire sui flussi di cassa dell'azienda, sull'accesso alle risorse finanziarie e sul costo del capitale nel breve, medio e lungo termine. Questo principio è correlato ai concetti di rappresentazione della performance delineati negli International financial reporting standards (IFRS), come il Conceptual framework for financial reporting, l'IAS 1 e l'IAS 8.

Il secondo standard, IFRS S2, si concentra sull'informativa relativa al clima. Anche in questo caso, l'obiettivo è fornire informazioni sui rischi e sulle opportunità climatiche ai principali utenti del bilancio. I rischi climatici considerati includono sia quelli fisici che quelli legati alla transizione verso un'economia a bassa emissione di carbonio. Per l'implementazione di IFRS S2, è prevista una guida specifica per 11 settori di attività, basata sugli standard del Sustainability accounting standards board (SASB).

Entrambi gli standard entreranno in vigore per gli esercizi finanziari che inizieranno il 1° gennaio 2024 o successivamente, con la possibilità di applicazione anticipata. Sono previste anche disposizioni transitorie.

Nonostante la presenza di questi standard autorevoli, la sfida rimane nell'interoperabilità tra i diversi standard e nella gestione degli oneri amministrativi, specialmente per le entità che devono applicare più di uno standard. Attualmente, non esistono standard unici per la rendicontazione della sostenibilità, a causa delle differenze di interessi, sensibilità e obiettivi. Tuttavia, è importante che le informazioni simili o comuni siano presentate in modo coerente (anche attraverso marcatori informatici), e in questo senso è positiva la collaborazione tra ISSB, European financial reporting advisory group (EFRAG) e la Commissione europea.

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