martedì 12 dicembre 2023

Tax - Circolare 32/2023: indicazioni sul nuovo regime forfetario

L’Agenzia delle Entrate ha fatto il punto sugli effetti delle modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2023 al regime forfetario, in particolare soffermandosi sull’ingresso, permanenza e fuoriuscita dal regime.

Le novità in sintesi

Il regime forfetario ora prevede una soglia non superiore a 85mila euro (legge di Bilancio 2023). Questo nuovo requisito è applicabile già a partire dal 2023, e consente la permanenza nel regime agevolato a chi già lo applicava nel 2022 (circolare n. 9/ E del 2019) oppure riguarda l’ingresso di nuovi soggetti. È stata, inoltre, introdotta una speciale causa di fuoriuscita “immediata” dal regime forfetario, consistente nel superamento della soglia di 100mila euro di ricavi o compensi percepiti nel corso dell’anno.

Come funzionano le nuove soglie

In base alle novità, se in corso d'anno si percepiscono ricavi o compensi per un importo superiore al limite di 85mila euro ma comunque inferiore ai 100mila, si rimane all’interno del regime forfetario nell'anno in corso per uscirne in quello successivo.
Il passaggio dal regime forfetario a quello ordinario comporta la possibilità di rettifica dell’IVA sugli acquisti di beni ammortizzabili (al ricorrere di determinate condizioni) e di beni e servizi non ancora ceduti o non ancora utilizzati al momento dell’incasso del corrispettivo dell’operazione che porta alla fuoriuscita dal regime forfetario. L’IVA non detratta a causa della mancata rettifica non può in ogni caso essere considerata un costo ai fini della determinazione del reddito da assoggettare a IRPEF.

I contribuenti che, invece, nel corso dell’anno superano la soglia dei 100mila euro di incasso passano al regime ordinario nello stesso anno. In particolare, con riguardo alle imposte dirette, il contribuente rientra nel regime ordinario sin dall’inizio dell’anno, mentre, per l’IVA, entra nel regime ordinario dal momento dell’incasso che ha comportato la fuoriuscita dal regime, cui consegue l’integrazione della relativa fattura, con l’emissione di una nota di debito per l’importo della corrispondente imposta. Non devono, invece, essere integrate le fatture emesse senza IVA prima del suddetto incasso.

Le risposte ai quesiti

Nell’ultimo paragrafo la circolare 32/2023 fornisce alcuni chiarimenti alle domande poste dagli operatori sulle novità. Ad esempio, il documento di prassi precisa che se il contribuente intraprende l’attività in corso d’anno, il superamento del limite di 100mila euro deve essere verificato senza confrontare il volume dei ricavi o dei compensi alla frazione d’anno di attività.

Inoltre, viene chiarito anche che coloro che hanno aderito, ad esempio nel 2021, alla contabilità ordinaria possono applicare dal 1° gennaio 2023 il regime forfetario se nel 2022 hanno percepito ricavi o compensi pari o inferiori agli 85mila euro, senza necessariamente, quindi, rispettare il vincolo triennale di permanenza nel regime ordinario.

Tax

Questo sito utilizza cookies

Noi e terze parti usiamo cookie o tecnologie simili per funzionalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per altre finalità descritte nella Cookie Policy quali raccogliere ed elaborare dati personali dai dispositivi, analizzare le nostre audience e migliorare i nostri prodotti e servizi.

Cliccando sul pulsante "Accetta" acconsenti all'uso di tali tecnologie per tutte le finalità indicate.