martedì 12 dicembre 2023

Audit - Osservazioni di Assonime sulla rendicontazione societaria di sostenibilità

Assonime ha pubblicato un Position paper dove vengono segnalati i profili di maggior rilievo in sede di attuazione della nuova disciplina sulla rendicontazione societaria di sostenibilità.

Nella parte introduttiva del testo in commento viene ricordato come la direttiva Ue 2022/2464 del 14.12.2022 abbia introdotto una nuova disciplina in tema di informativa sulla sostenibilità, prevedendo un nuovo documento, il rendiconto di sostenibilità. In particolare, il nuovo impianto normativo prevede l’obbligo di fornire nella Relazione di gestione le informazioni necessarie a comprendere l’impatto dell’attività d’impresa sui fattori di sostenibilità e a spiegare come gli stessi influenzino l’andamento, i risultati e la situazione dell’azienda.

Le principali novità rispetto al quadro attuale riguardano:

  • l’ampliamento della platea dei soggetti interessati dagli obblighi informativi e delle informazioni da fornire (sulla base di standard europei, adottati dalla Commissione europea su proposta formulata dall’EFRAG);
  • una maggiore armonizzazione dei criteri di rendicontazione;
  • l’introduzione dell’obbligo di revisione delle informazioni fornite.

Assonime evidenzia come i principi di rendicontazione europei elaborati dall'EFRAG prevedano che il rendiconto di sostenibilità contenga anche informazioni relative alle imprese che rientrano nella catena del valore, sulle quali l'azienda che redige il documento non ha un potere legale di verifica o di direttiva. A tal riguardo viene proposto di specificare che l'organo amministrativo non sia responsabile per le informazioni fornite dalle imprese delle catene del valore e dalle imprese non controllate che rientrano nel perimetro informativo del rendiconto e di prevedere che l'organo amministrativo debba omettere le informazioni ricevute che paiono irragionevoli, precisandone il motivo.

In una successiva sezione del documento viene trattato l’obbligo, previsto dalla nuova direttiva, relativo al rilascio, da parte di un soggetto esterno, di un’attestazione di conformità del rendiconto di sostenibilità con le regole di riferimento. Secondo Assonime sarebbe opportuno prevedere che l’attività possa essere esercitata dal revisore legale, da un altro revisore oppure ancora da un prestatore indipendente di servizi di attestazione, con un sistema di vigilanza in linea con quanto richiesto dalla direttiva. Inoltre, si dovrebbe disciplinare il conferimento e la durata dell’incarico, “prevedendo che l’assemblea o il Consiglio di amministrazione, su proposta motivata dell’organo di controllo, conferisca l’incarico di attestazione, determinando il corrispettivo e i criteri dell’eventuale adeguamento al ricorrere di eventi eccezionali e imprevedibili”.

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