Tax - Novità del c.d. Decreto Bollette – Trattamento IVA “payback” dispositivi medici
L’art. 9 del decreto “Bollette” disciplina le modalità di recupero dell’IVA da parte dei soggetti interessati dal c.d. meccanismo di “payback” sui dispositivi medici.
Funzionamento del “payback”
L’art. 9-ter co. 8, 9 e 9-bis del DL 19.6.2015 n. 78 dispone che con decreto del Ministero della salute di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze sia definito il superamento del tetto di spesa a livello nazionale e regionale, per l’acquisto di dispositivi medici, rilevato sulla base del fatturato di ciascuna azienda al lordo dell’IVA.
Le Regioni e le province autonome definiscono con proprio provvedimento l’elenco delle aziende fornitrici soggette al ripiano dello sforamento per ciascun anno. Queste ultime sono tenute ad assolvere ai propri adempimenti in ordine ai versamenti in favore delle singole Regioni e province autonome relativamente al superamento del tetto di spesa regionale per gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018 entro il 30 aprile 2023.
La procedura consiste, di fatto, in una forma di revisione ex lege del prezzo dei beni ceduti, che è possibile ricondurre alle fattispecie di cui all’art. 26 co. 2 del DPR 633/72.
Recupero dell’IVA
Il decreto prevede che al fine del recupero dell’IVA conseguente al ripiano dello sforamento, le disposizioni dell’art. 26 co 2 e 5 del DPR 633/72 debbano essere interpretate nel senso che le aziende fornitrici possono portare in detrazione l’IVA, procedendo allo scorporo della stessa (ai sensi dell’art. 27 del DPR 633/72) dall’ammontare dei versamenti effettuati.
Esercizio della detrazione
Il diritto alla detrazione sorge nel momento in cui i versamenti vengono effettuati. Nel documento emesso a tal fine dalle aziende fornitrici dei dispositivi medici, che dovrà essere conservato ai sensi dell’art. 39 del DPR 633/72, sono indicati gli estremi dei provvedimenti regionali e provinciali da cui discende l’obbligo del ripiano del superamento del tetto di spesa.
Effetti ai fini delle imposte dirette
I costi relativi ai versamenti sono deducibili ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP nel periodo d’imposta in cui detti versamenti sono stati effettuati.
A cura degli specialisti Baker Tilly Tax.